
Per la leggibilità della drammaturgia, per l'efficacia dell'ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. La bella addormentata, fiaba da tutti conosciuta, è di Charles Perrault. Prima ancora di Perrault, l'italiano Giambattista Basile (nella raccolta "Lo cunto de li cunti", Napoli 1634-1636) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell'Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese. Da qui l’idea di Fredy Franzutti di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso al coreografo salentino quello che il critico Vittoria Ottolenghi ha definito “una vera botta di teatro”: e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. Nel ruolo della strega Carabosse, che nelle passate edizioni ha visto in scena il famoso mimo e ballerino Lindsay Kemp, è interprete l'attore Andrea Sirianni.




Su musiche di Antonio Vivaldi e John Cage eseguite dall' orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce diretta da Marcello Panni. L'attore Andrea Sirianni recita famosi testi del poeta inglese Wystan Hugh Auden; Il Violino e solista concertatore è Stefan Biro; Il corpo di ballo è affidato al Balletto del Sud; Scene di Isabella Ducrot. Regia e coreografie di Fredy Franzutti.




Il celebre balletto di Igor Stravinskij, nella coreografia di Fredy Franzutti, oggi uno dei più apprezzati coreografi italiani, mette in scena l'avventura del principe Ivan che, grazie all'aiuto del magico uccello dalle piume di fuoco, salva la bella Zarievna, una principessa prigioniera del terribile mago Katschei. La fiaba è una delle più antiche della tradizione russa. La musica è stata composta nel 1909 su commissione dei Balletti Russi di Parigi. La messa in scena ripropone con successo la magia del mito e del racconto attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine. In una speciale rivisitazione ispirata ai films di avventura fantasy, e precisamente ad un capolavoro degli anni 80: “Conan il Barbaro” di John Milius, Franzutti propone la figura del principe come eroe distruttore dal cuore di pietra. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale, ma guerriero. Nel racconto, il Principe Ivan Tsarevitch penetra in una fitta foresta illuminata dal chiaro di luna, e scorge, su un albero di mele d’oro, l'Uccello di fuoco. Catturato, l'Uccello convince il Principe a rendergli la libertà consegnandogli una piuma dai poteri magici. Dal castello del mago Kaschchei, il gigante immortale dalle lunghe dita verdi, Ivan vede uscire le principesse prigioniere, che giocano con le mele d’oro. Il Principe rimane colpito dalla bellezza di Tsarevna, e si presenta. Ella racconta come il mago ha catturato numerosi viaggiatori, trasformandoli in statue di pietra. Scoperto, Ivan viene aggredito dai mostri; ma riesce a salvarsi grazie all’intervento dell’Uccello di fuoco, richiamato grazie alla piuma magica. L'Uccello conduce il Principe all’albero dove è nascosto lo scrigno-uovo che racchiude l’anima di Kaschchei. Ivan, distrutto l’uovo ed annientato così il potere malefico del mago, può punto riabbracciare Tsarevna e farla sua sposa. Sin dalle prime rappresentazioni lo spettacolo ha raccolto la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica.


Il celebre balletto di Igor Stravinskij, nella coreografia di Fredy Franzutti, oggi uno dei più apprezzati coreografi italiani, mette in scena l'avventura del principe Ivan che, grazie all'aiuto del magico uccello dalle piume di fuoco, salva la bella Zarievna, una principessa prigioniera del terribile mago Katschei. La fiaba è una delle più antiche della tradizione russa. La musica è stata composta nel 1909 su commissione dei Balletti Russi di Parigi. La messa in scena ripropone con successo la magia del mito e del racconto attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine. In una speciale rivisitazione ispirata ai films di avventura fantasy, e precisamente ad un capolavoro degli anni 80: “Conan il Barbaro” di John Milius, Franzutti propone la figura del principe come eroe distruttore dal cuore di pietra. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale, ma guerriero. Nel racconto, il Principe Ivan Tsarevitch penetra in una fitta foresta illuminata dal chiaro di luna, e scorge, su un albero di mele d’oro, l'Uccello di fuoco. Catturato, l'Uccello convince il Principe a rendergli la libertà consegnandogli una piuma dai poteri magici. Dal castello del mago Kaschchei, il gigante immortale dalle lunghe dita verdi, Ivan vede uscire le principesse prigioniere, che giocano con le mele d’oro. Il Principe rimane colpito dalla bellezza di Tsarevna, e si presenta. Ella racconta come il mago ha catturato numerosi viaggiatori, trasformandoli in statue di pietra. Scoperto, Ivan viene aggredito dai mostri; ma riesce a salvarsi grazie all’intervento dell’Uccello di fuoco, richiamato grazie alla piuma magica. L'Uccello conduce il Principe all’albero dove è nascosto lo scrigno-uovo che racchiude l’anima di Kaschchei. Ivan, distrutto l’uovo ed annientato così il potere malefico del mago, può punto riabbracciare Tsarevna e farla sua sposa. Sin dalle prime rappresentazioni lo spettacolo ha raccolto la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica.

Su musiche di Antonio Vivaldi e John Cage eseguite dall' orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce diretta da Marcello Panni. L'attore Andrea Sirianni recita famosi testi del poeta inglese Wystan Hugh Auden; Il Violino e solista concertatore è Stefan Biro; Il corpo di ballo è affidato al Balletto del Sud; Scene di Isabella Ducrot. Regia e coreografie di Fredy Franzutti.

Su musiche di Antonio Vivaldi e John Cage eseguite dall' orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce diretta da Marcello Panni. L'attore Andrea Sirianni recita famosi testi del poeta inglese Wystan Hugh Auden; Il Violino e solista concertatore è Stefan Biro; Il corpo di ballo è affidato al Balletto del Sud; Scene di Isabella Ducrot. Regia e coreografie di Fredy Franzutti.

Il celebre balletto di Igor Stravinskij, nella coreografia di Fredy Franzutti, oggi uno dei più apprezzati coreografi italiani, mette in scena l'avventura del principe Ivan che, grazie all'aiuto del magico uccello dalle piume di fuoco, salva la bella Zarievna, una principessa prigioniera del terribile mago Katschei. La fiaba è una delle più antiche della tradizione russa. La musica è stata composta nel 1909 su commissione dei Balletti Russi di Parigi. La messa in scena ripropone con successo la magia del mito e del racconto attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine. In una speciale rivisitazione ispirata ai films di avventura fantasy, e precisamente ad un capolavoro degli anni 80: “Conan il Barbaro” di John Milius, Franzutti propone la figura del principe come eroe distruttore dal cuore di pietra. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale, ma guerriero. Nel racconto, il Principe Ivan Tsarevitch penetra in una fitta foresta illuminata dal chiaro di luna, e scorge, su un albero di mele d’oro, l'Uccello di fuoco. Catturato, l'Uccello convince il Principe a rendergli la libertà consegnandogli una piuma dai poteri magici. Dal castello del mago Kaschchei, il gigante immortale dalle lunghe dita verdi, Ivan vede uscire le principesse prigioniere, che giocano con le mele d’oro. Il Principe rimane colpito dalla bellezza di Tsarevna, e si presenta. Ella racconta come il mago ha catturato numerosi viaggiatori, trasformandoli in statue di pietra. Scoperto, Ivan viene aggredito dai mostri; ma riesce a salvarsi grazie all’intervento dell’Uccello di fuoco, richiamato grazie alla piuma magica. L'Uccello conduce il Principe all’albero dove è nascosto lo scrigno-uovo che racchiude l’anima di Kaschchei. Ivan, distrutto l’uovo ed annientato così il potere malefico del mago, può punto riabbracciare Tsarevna e farla sua sposa. Sin dalle prime rappresentazioni lo spettacolo ha raccolto la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica.

Su musiche di Antonio Vivaldi e John Cage eseguite dall' orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce diretta da Marcello Panni. L'attore Andrea Sirianni recita famosi testi del poeta inglese Wystan Hugh Auden; Il Violino e solista concertatore è Stefan Biro; Il corpo di ballo è affidato al Balletto del Sud; Scene di Isabella Ducrot. Regia e coreografie di Fredy Franzutti.

Per la leggibilità della drammaturgia, per l'efficacia dell'ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. La bella addormentata, fiaba da tutti conosciuta, è di Charles Perrault. Prima ancora di Perrault, l'italiano Giambattista Basile (nella raccolta "Lo cunto de li cunti", Napoli 1634-1636) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell'Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese. Da qui l’idea di Fredy Franzutti di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso al coreografo salentino quello che il critico Vittoria Ottolenghi ha definito “una vera botta di teatro”: e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. Nel ruolo della strega Carabosse, che nelle passate edizioni ha visto in scena il famoso mimo e ballerino Lindsay Kemp, è interprete l'attore Andrea Sirianni.

Per la leggibilità della drammaturgia, per l'efficacia dell'ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. La bella addormentata, fiaba da tutti conosciuta, è di Charles Perrault. Prima ancora di Perrault, l'italiano Giambattista Basile (nella raccolta "Lo cunto de li cunti", Napoli 1634-1636) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell'Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese. Da qui l’idea di Fredy Franzutti di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso al coreografo salentino quello che il critico Vittoria Ottolenghi ha definito “una vera botta di teatro”: e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. Nel ruolo della strega Carabosse, che nelle passate edizioni ha visto in scena il famoso mimo e ballerino Lindsay Kemp, è interprete l'attore Andrea Sirianni.

L'Amministrazione di Tuglie inaugura un nuovo contenitore culturale, il Teatro Comunale, struttura polifunzionale con una capienza di 400 posti e un vero spazio scenico per rappresentazioni di teatro, musica e danza. L'Evento di Inaugurazione, che ha luogo alle ore 21.00 di sabato 3 maggio 2014, è affidato al coreografo e regista Fredy Franzutti che crea appositamente uno spettacolo “Le Muse di Apollo” che coinvolge artisti di esperienze internazionali che rappresentano il prestigio della propria arte nel mondo. Ospiti d'eccezione sono: il pianista e compositore Francesco Libetta, il mezzosoprano Antonella Colaianni, accompagnata dal pianista Michele D'Elia, il flautista Teobaldo Scardino e l'arpista Angela Cosi, il soprano Goeun Lee che duetta con il tenore Giacomo Leone. Gli attori: Fabrizio Saccomanno, Andrea Sirianni e Antonio Calò; la compagnia Calandra: Federico della Ducata e Donato Chiarello diretti da Giuseppe Miggiano. I registi: Edoardo Winspeare e Michele Mirabella. I solisti del Balletto del Sud: Chiara Mazzola, Alessandro De Ceglia, Vittoria Pellegrino, Francesco Cafforio, Francesca Bruno, Michael Marinelli, Bilyana Dyakova e Nicola Lazzaro. Lo spettacolo è condotto da Livia Azzariti, giornalista e conduttrice di Rai Uno che lega i diversi quadri, introducendo gli artisti e i rappresentati delle istituzioni che hanno voluto la realizzazione del Teatro Comunale. Soddisfatto il Sindaco Daniele Ria dichiara: “Un nuovo contenitore culturale per il comune di Tuglie qualifica la cittadina eleggendola ad una società di proposte intellettuali che migliorano la qualità della vita. Siamo certi di una immediata ricaduta non solo in termini di incremento di valori e di formazione culturale, ma anche di proposta turistica e conseguente crescita economica per l'intero territorio”. Il Nuovo Teatro Comunale si estende su una superficie totale di 1.100 mq ed è fornito di un ampio foyer - che è anche sala espositiva-, camerini e servizi, area scarico per le scenografie e un golfo mistico per gli spettacoli con musica dal vivo. La struttura, ideata dagli architetti del comune di Tuglie, sita in zona Montegrappa - tra Tuglie, Neviano e Sannicola – è stata realizzata in tre anni di lavori grazie ai fondi del programma Pirp della Regione Puglia.
» Le Quattro Stagioni
Data: 26 Marzo 2014
Ore: 21,00
Luogo: Teatro Cantieri Teatrali Koreja
Data: 27 Marzo 2014
Ore: 21,00
Luogo: Teatro Cantieri Teatrali Koreja
Data: 3 Aprile 2014
Ore: 21,00
Luogo: Teatro Giuseppe Verdi di Pisa
Su musiche di Antonio Vivaldi e John Cage eseguite dall' orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce diretta da Marcello Panni. L'attore Andrea Sirianni recita famosi testi del poeta inglese Wystan Hugh Auden; Il Violino e solista concertatore è Stefan Biro; Il corpo di ballo è affidato al Balletto del Sud; Scene di Isabella Ducrot. Regia e coreografie di Fredy Franzutti.
L'Uccello di Fuoco
Data: 18 Marzo 2014
Ore: 21,00
Luogo: Teatro del Fuoco di Foggia
Il celebre balletto di Igor Stravinskij, nella coreografia di Fredy Franzutti, oggi uno dei più apprezzati coreografi italiani, mette in scena l'avventura del principe Ivan che, grazie all'aiuto del magico uccello dalle piume di fuoco, salva la bella Zarievna, una principessa prigioniera del terribile mago Katschei. La fiaba è una delle più antiche della tradizione russa. La musica è stata composta nel 1909 su commissione dei Balletti Russi di Parigi. La messa in scena ripropone con successo la magia del mito e del racconto attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine. In una speciale rivisitazione ispirata ai films di avventura fantasy, e precisamente ad un capolavoro degli anni 80: “Conan il Barbaro” di John Milius, Franzutti propone la figura del principe come eroe distruttore dal cuore di pietra. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale, ma guerriero. Nel racconto, il Principe Ivan Tsarevitch penetra in una fitta foresta illuminata dal chiaro di luna, e scorge, su un albero di mele d’oro, l'Uccello di fuoco. Catturato, l'Uccello convince il Principe a rendergli la libertà consegnandogli una piuma dai poteri magici. Dal castello del mago Kaschchei, il gigante immortale dalle lunghe dita verdi, Ivan vede uscire le principesse prigioniere, che giocano con le mele d’oro. Il Principe rimane colpito dalla bellezza di Tsarevna, e si presenta. Ella racconta come il mago ha catturato numerosi viaggiatori, trasformandoli in statue di pietra. Scoperto, Ivan viene aggredito dai mostri; ma riesce a salvarsi grazie all’intervento dell’Uccello di fuoco, richiamato grazie alla piuma magica. L'Uccello conduce il Principe all’albero dove è nascosto lo scrigno-uovo che racchiude l’anima di Kaschchei. Ivan, distrutto l’uovo ed annientato così il potere malefico del mago, può punto riabbracciare Tsarevna e farla sua sposa. Sin dalle prime rappresentazioni lo spettacolo ha raccolto la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica.
» La Bella Addormentata
Data: 8 Marzo 2014
Ore: 21,00
Luogo: Teatro Curci di Barletta
Data: 12 Aprile 2014
Ore: 21,00
Luogo: Teatro Comunale di Nardò (Le)
Per la leggibilità della drammaturgia, per l'efficacia dell'ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. La bella addormentata, fiaba da tutti conosciuta, è di Charles Perrault. Prima ancora di Perrault, l'italiano Giambattista Basile (nella raccolta "Lo cunto de li cunti", Napoli 1634-1636) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell'Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese. Da qui l’idea di Fredy Franzutti di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso al coreografo salentino quello che il critico Vittoria Ottolenghi ha definito “una vera botta di teatro”: e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. Nel ruolo della strega Carabosse, che nelle passate edizioni ha visto in scena il famoso mimo e ballerino Lindsay Kemp, è interprete l'attore Andrea Sirianni.

Il 16 Gennaio 2014 Farm Produzioni realizza la campagna pubblicitaria promossa dalla Regione Puglia in tutte le più grandi città d'Italia, nella bellissima Locorotondo (Ba).